LITTLE TALK, UN VIAGGIO INSIEME A IMPRENDITORI E MANAGER | INTVW 41
Economia, impresa, attualità, lavoro, finanza: conoscere il mondo del business da vicino, grazie al punto di vista privilegiato di chi vive quotidianamente opportunità e sfide del mercato. Little Talk vuole offrire una lente d’ingrandimento su rapporti economici e dinamiche di mercato attraverso il racconto di imprenditori, professionisti e manager che ci porteranno nel cuore delle loro aziende. In ogni intervista chiederemo di rispondere a 4 domande: una breve chiacchierata per scoprire il mondo degli affari.
Oggi a Little Talk intervistiamo Mirko Pascale, titolare di Together let’s Help the Community!
Nome: Mirko Pascale
Ruolo: Titolare
Azienda: Soc. Coop. Soc. Together let’s Help the Community!
Settore: Terzo Settore
Descrizione: Cooperativa Sociale di tipo b orientata alla creazione di posti di lavoro per i propri soci
Perché fai questo lavoro?
Faccio questo lavoro per una serie di coincidenze. Ho lasciato il posto fisso perché ero stanco di non essere considerato per quanto realmente producessi. Intorno a me vedevo le stesse ingiustizie. Ho pensato, insieme ai miei soci Veronica Pascale e Lamberto Cataldi, che potessimo cambiare le circostanze e realizzare una realtà meritocratica, dove i protocolli di lavoro sono studiati per l’efficienza, senza perdite inutili di tempo. Lavorare bene secondo me è il segreto per sopportare i forti momenti di stress in azienda e nella vita, inevitabili. Contemporaneamente abbiamo rivolto lo sguardo a chi del lavoro ne fa uno strumento di riscatto e abbiamo pensato che si potesse fare la differenza.
Qual è il tuo punto di forza e quello della tua azienda?
Prima del Covid avrei risposto altro. Adesso dico sicuramente che il mio punto di forza, dei miei soci e quello della mia azienda è la resilienza. Noi siamo partiti con un’ideale, quello di costruire dei protocolli applicabili a realtà che persistono nel disagio cronico. Parlo di carcere, di periferie delle città o semplicemente di persone o di imprenditori con difficoltà lavorative. Creare lavoro laddove sembra non essercene possibilità. Per questo abbiamo costituito una Cooperativa. La capacità di rimanere in movimento nonostante le enormi difficoltà anche personali di tutti. La capacità di barcamenarsi tra burocrazia, mancanza di fondi, difficoltà del mercato, ci ha dato la possibilità di resistere a momenti difficili. Come un muro di gomma attenua gli impatti delle forze esterne, così noi riusciamo a trovare la nostra strada facendoci largo tra le complicazioni. Abbiamo dovuto strutturare più ambiti di azione perché al momento di avvio dell’impresa non ci presentavamo sul mercato con uno o più prodotti definiti e nella fase di concretizzare un guadagno, dopo le spese di avvio, ci siamo trovati in forte difficoltà. Abbiamo resistito e riorganizzato le idee, abbiamo limitato le uscite, convogliato le spese ai soli investimenti necessari. Abbiamo puntato su progetti validi e potenziato i servizi da offrire, soprattutto per la parte di Web Agency. La Fede in Cristo mi ha salvato anche in questo processo evolutivo che, come nel mio caso, è iniziato dalla sfera personale.
Da dove deve partire un’azienda per avere successo?
Non lo so perché al momento non abbiamo raggiunto il successo. Posso dirti cosa ci è mancato per essere quantomeno in corsa per raggiungerlo, questo si. Sicuramente un budget di partenza maggiore e un prodotto/servizio che ci avviasse subito al guadagno.
Gli investimenti per materie prime, per avviare processi e per le certificazioni devono essere sapientemente considerati precedentemente all’avvio. Addirittura, gli imprevisti dovrebbero essere in qualche modo preventivati. Conoscere bene il proprio campo d’azione e sapere dove si è collocati e a chi proporre il proprio prodotto. Perseguire i canoni di efficacia ed efficienza sempre anche e soprattutto nelle situazioni di stallo.
Qual è l’attuale scenario di mercato in cui opera la tua azienda? Quali le prospettive future?
Come tutte le realtà del Terzo Settore lavoriamo nell’ambito sociale e riuscire ad essere competitivi sul mercato non è facile. I nostri core business sono legati sostanzialmente alla realizzazione di progetti sociali che portano lavoro con l’emissione di un prodotto e/o un servizio, e una attività di web agency orientata all’insegnamento per utenti e alla consulenza per medie e piccole imprese. Siamo su tre mercati di riferimento: Uno, sociale con i progetti; due, il mercato di prodotti alimentari con olio e miele; e tre il mercato della vendita di servizi in ambito comunicativo. Ci collochiamo in un mercato immenso ad una posizione davvero bassa. I nostri bilanci sono pubblici, abbiamo ricavi irrisori rispetto a quello che si potrebbe raggiungere. Crediamo che essere costanti ed attenti in questa fase ci porterà a scalare più rapidamente la graduatoria un domani, poiché tutti e tre gli ambiti sono in costante crescita, e anche se la concorrenza è molta, ritengo che verranno premiati coloro che hanno sempre dedicato il giusto tempo alle proprie attività.
Non perdere la prossima intervista!
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