LITTLE TALK, UN VIAGGIO INSIEME A IMPRENDITORI E MANAGER | INTVW 32
Economia, impresa, attualità, lavoro, finanza: conoscere il mondo del business da vicino, grazie al punto di vista privilegiato di chi vive quotidianamente opportunità e sfide del mercato. Little Talk vuole offrire una lente d’ingrandimento su rapporti economici e dinamiche di mercato attraverso il racconto di imprenditori, professionisti e manager che ci porteranno nel cuore delle loro aziende. In ogni intervista chiederemo di rispondere a 4 domande: una breve chiacchierata per scoprire il mondo degli affari.
Oggi a Little Talk intervistiamo Michele Bontempi, Managing Director di Bontempi Casa
Nome: Michele Bontempi
Ruolo: Managing Director
Azienda: Bontempi Casa
Settore: Design
Descrizione: Oltre 60 anni di continua ricerca con l’obiettivo di perseguire la bellezza, il comfort e la qualità assoluta. Sguardo sempre rivolto al futuro combinando partnership e conquiste di mercati: Bontempi Casa sono oggi un incrocio di valori dove si fondono il saper fare progettuale e materico, il design, la tecnologia, la qualità di manufacturing e gli antichi saperi.
Perché fai questo lavoro?
Pur essendo la seconda generazione di uno dei due fondatori di Bontempi Casa, ho iniziato a fare questo lavoro per caso. Da piccolo mio padre mi portava spesso con sé e ho avuto modo di vedere, ascoltare e annusare tutte le fasi produttive della costruzione di un mobile. Sono sempre stato affascinato dal progredire della creazione delle cose e soprattutto dal pensiero di chi crea e progetta singole parti che si trasformano in un tutto pieno di bellezza ed armonia.
Il momento esatto in cui ho deciso di fare questo lavoro è stato durante gli anni dell’università, in occasione di un meeting aziendale con la forza vendite. Lì in quel momento è entrato in me, profondo il desiderio di voler trasmettere alle persone il fascino che fin da piccolo avevano esercitato in me questi oggetti così belli e complessi.
Faccio questo lavoro perché sono innamorato del bello in tutte le sue forme, sono convinto che circondarsi di bellezza nell’ambiente più intimo per ognuno di noi che è la casa sia un modo per elevare lo stato di benessere proprio e delle persone più care. Amo poter trasmettere questo.
Qual è il tuo punto di forza e quello della tua azienda?
Sono per carattere pragmatico. Il mio obiettivo è che ogni mio progetto possa realizzarsi con successo domani. Voglio che un prodotto funzioni già da domani e non prossimamente, e che duri nel tempo, oltre il trend del momento. Sono un perfezionista, sempre alla ricerca di qualcosa in più. È una spinta a non accontentarmi, guardando sempre oltre per fare meglio. Ogni scelta è il frutto di un’attenta valutazione nella quale coinvolgo i miei collaboratori più stretti. Nulla viene lasciato al caso, ogni sfida è attentamente ponderata. Mi viene naturale semplificare i sistemi complessi e, in un’azienda che cresce, la complessità rappresenta una minaccia da non sottovalutare.
Bontempi Casa ha più punti di forza, dati dall’esperienza. Il 2023 rappresenta una tappa fondamentale nel nostro percorso evolutivo: sessant’anni di attività, traguardo che attesta la solidità dell’azienda, il forte impegno e la passione per l’interior design. Ci distinguiamo per l’eccellenza delle nostre finiture, i materiali preziosi, le superfici lavorate con savoir-faire artigianale, la sensibilità estetica in un design legato ai principi del razionalismo e dell’interior decoration per unire bellezza e comfort. Per mantenere elevati gli standard qualitativi e di design dei prodotti, dedichiamo consistenti risorse all’attività di ricerca e sviluppo. La qualità dei prodotti determina una crescita del valore del marchio. La vocazione internazionale è da sempre un punto di forza: guardiamo ai mercati esteri per investire regolarmente nella ricerca su materiali, tecnologie, funzionalità con l’obiettivo di offrire prodotti di alta gamma e per continuare ad essere protagonisti nel mercato dell’affordable luxury, un lusso sobrio, perfetto per gli ambienti moderni dal gusto minimal chic, risultato di mix unico fatto di comfort, bellezza, proporzioni, eleganza, che ha reso il gusto italiano famoso nel mondo.
Da dove deve partire un’azienda per avere successo?
La determinazione nel perseguire il proprio scopo è l’inizio del successo, indica la strada da seguire e fissa un obiettivo da raggiungere. Nietzsche diceva che “Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come”. Un prodotto deve puntare oltre la semplice soddisfazione del cliente al punto da generare per l’azienda un vantaggio competitivo importante, quindi un posizionamento unico. Questo, insieme a un modello di business snello e il far leva sul trend del periodo, culturale, estetico o tecnologico al momento opportuno, sono i fattori che ti permettono di emergere nel mercato, di disporre di una macchina che crea valore e di mettere questa macchina sulla strada giusta. Saper vendere: dopo la partenza vince chi innova, non solo il prodotto ma anche il processo di vendita. Circondarsi di talenti: fare impresa vuol dire anche scegliere validi collaboratori, che condividono la tua idea di business e mettono al tuo servizio il proprio talento e le proprie competenze. Alla base di un’azienda di successo ci sono tante competenze, una leadership agile e una accurata pianificazione degli obiettivi di business.
Qual è l’attuale scenario di mercato in cui opera la tua azienda? Quali le prospettive future?
Lo scenario è ancora abbastanza positivo, anche se sono molte le sfide che le aziende devono affrontare per rimanere competitive a livello globale. Il periodo post Covid nel nostro settore ha avuto varie criticità. La prima riguarda le supply chain e l’approvvigionamento di materie prime: gli anni della pandemia, con la conseguente crisi dei fornitori e i rincari fuori controllo delle materie prime, hanno spinto le aziende italiane dell’arredamento ad accorciare le proprie filiere. Per fronteggiare i rischi di rottura delle catene, si deve ricorrere all’aumento o alla diversificazione dei fornitori. E’ determinante accelerare sul fronte degli investimenti strategici, resi ancora più urgenti dalla crisi energetica, tra cui l’ottimizzazione dei contratti di fornitura di energia, gli investimenti in ottica green, la digitalizzazione, la ricerca e lo sviluppo. Il settore dell’arredamento è per sua natura fatto di contatto diretto e di momenti di esperienza sensoriale all’interno di showroom e punti vendita ma potenziare la dimensione digitale oggi è un imperativo che non può più essere trasceso e che deve muoversi attraverso lo sviluppo di una strategia di social media management, mirati piani di marketing ed esperienze digitali immersive per presentare collezioni e prodotti in modo nuovo e appetibile anche da remoto.
Non perdere la prossima intervista!
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